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SCIALPINISTICA AL MONTE TAJARE’

 

L’itinerario scialpinistico che conduce  al monte Tajarè  – 1654 s.l.m. - con partenza dalla frazione Caricatore di Valloriate è sicuramente una gita d’antan.

Dopo aver raggiunto l’imbocco della strada provinciale per Valloriate (Valle Stura di Demonte), la si segue fino alla borgata Caricatore - 1050 s.l.m. - (el Charjòou) passando per la borgata Airale (l’Eràl), sede comunale, e la borgata Chiappue. (Chapeuve)

Lasciata l’auto, si calzano gli sci e si inizia a risalire la carrozzabile. Dopo aver superato un paio di tornanti è possibile scegliere tra due percorsi, che si ricongiungeranno più in alto. Si può, infatti, continuare a seguire la strada che risale, con modesta pendenza, il fondovalle  e che,  tralasciata la diramazione per la frazione Lognan (al Lounhan),  raggiunge, compiendo un ampio giro e  una serie di tornanti, l’alpeggio sito 1400 metri di quota alla base del Colle della Gorgia 1583 s.l.m.(Col dla Gorja).

In alternativa si abbandona la rotabile di fondovalle e si risale la mulattiera – sx orografica - che raggiunge la frazione Piantacotta 1200 s.l.m.  (Pianta Queccha).  Si  attraversa la borgata con direzione ovest e ci s’inoltra, percorrendo inizialmente un sentiero a mezza costa, nel vallone che scende direttamente dal colle della  Gorgia, passando così, prima dell’ultima erta, dall’alpeggio sito a quota 1400 m.  Percorso quest’ultimo sicuramente più diretto.

Dalla baita del malgaro, ottimo punto di sosta,  si può ammirare  il ripido versante sud del monte Tajarè, solitamente sgombero di neve.

Il nostro itinerario, invece, lascia alla nostre spalle la malga e si inerpica in direzione ovest, verso il colle della Gorgia  che si affaccia sul vallone di Rittana. Raggiunto il colle si perdono, in direzione nord, un centinaio  di metri di dislivello, compiendo in tale modo un semicerchio che ci permette di aggirare le Rocche Calera (le Calira), la cui punta di 1641 metri difende e rende difficoltoso l’accesso per cresta  al monte Tajarè.

Al termine della discesa  si incontra   un piccolo pianoro a circa 1450 metri, si rimettono le pelli di foca e ci si incammina, in direzione est, verso un corto pendio con radi alberi che ci porta , dopo un breve traverso, su un colletto m. 1600 (al Coulèt bél) che si apre tra la cima del Tajarè (croce di vetta) e la Rocche Calera. Normalmente con gli sci ai piedi si raggiunge, tenendosi leggermente sul lato nord del costone, la cima del monte Tajarè  m.1654  da cui si gode un eccezionale panorama a 360°.

Limitando, invece, lo sguardo sul sottostante vallone di Valloriate è possibile individuare tante fra le 42 borgate  che caratterizzano il territorio comunale.

Il rientro si svolge ripercorrendo l’itinerario di salita. Ritornati a colle della Gorgia è consigliabile però risalire l’ampia dorsale che , in direzione ovest,  porta, dopo duecento metri di dislivello alla punta dell’Alpe di Rittana 1796 s.l.m. (La Crous 'd l’Arp).  Dalla sommità ci si  lancia così in una lunga sciata che ci riporta, lungo il vallone del Colle della Gorgia, fino alla frazione Piantacotta.

Il toponimo occitano “al Tajarè” significa “(il terreno) rasato”, poiché, essendo costituito da un pascolo povero dall’erba molto corta, pare sempre appena falciato.

La cartina di riferimento per l’itinerario proposto è: Valli Maira – Grana – Stura – N.7 dell’IGC.

La gita, adatta anche alle ciastre,  è da effettuarsi solo con neve  assestata poiché il vallone della Gorgia è soggetto a valanghe.

 MONACO Alessandro

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