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PILONE SANT’ANNA LA MUTTA
Il pilone è poco visibile, poiché sorge su un pendio in un bosco di castagni lungo la strada che dalla Cappella di Sant’Anna, sita presso la frazione La Mutta, conduce alla frazione Brunetti. E’ stato edificato come punto di arrivo della processione che un tempo, nel giorno consacrato alla Santa protettrice - il 26 luglio -, si volgeva partendo e ritornando alla Cappella.
Lo stato di conservazione è discreto, anche perché nel 1993 si è provveduto al restauro. Il rifacimento del tetto, in ardesia, è opera del parrocchiano Brunetto Severino.
Non è possibile risalire all’anno preciso di costruzione, ma un documento del 1867, redatto don Giuseppe Rocchia in occasione di una sua visita alla frazione, ne attesta la presenza.
Lo si raggiunge percorrendo una strada sterrata che origina nei pressi della Cappella, cammino utilizzato normalmente dai proprietari dei fondi boschivi adiacenti.
Nel 1950, in occasione della processione del 26 luglio, sulla via del ritorno verso la Cappella i fedeli furono sorpresi da un temporale ed un fulmine si abbatté su un castagno che si ergeva al limitare del bosco. L’albero, squarciato, cadde rovinosamente con grave pericolo per le persone, ma miracolosamente tutti i convenuti rimasero illesi. A perpetua memoria dell’accaduto e considerato che il 1950 era stato promulgato come Anno Santo da Papa Pio XII, i devoti riconoscenti e grati decisero di apporre sul pilone la scritta "Anno santo".
Si precisa che le informazioni sono state tratte dal libro “VALLAURIA in una vallata laterale della Valle Stura” – Edizione PRIMALPE – Autrice: BUSSONE Raimonda RE e raccolte attraverso la testimonianza di GIRODENGO Danilo.

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